E quindi cosa si fa?
Il 25 Aprile non c’è bisogno di celebrare ricorrenze, ma di battersi attivamente contro tutte le ineguaglianze sociali, le moratorie di sfratto, il razzismo, il sessismo e ogni altro tipo di sfruttamento.
E contro chi?
Ciò significa, ad esempio, opporsi alle politiche autoritarie, oscurantiste, nazionaliste e antisociali dei governi, come:
- la legge Salvini e il D.d.L Pillon;
- alle sparatorie legittimate e all’offensiva sull’aborto;
- il carcere per blocchi stradali e occupazioni;
- e tanto altro.
Per salvaguardare chi? E cosa?
La libertà di movimento e i migranti che sfidano mare e montagne per sfuggire all’inferno e per farsi una vita migliore. Salvaguardare gli spazi autogestiti e l’auto-organizzazione dalla speculazione e da chi vorrebbe città succubi delle solite lobby di potere che non si accontentano mai.
La manifestazione e il corteo
La manifestazione, voluta in contrasto con la festa nazionale del 25 aprile, si è svolta in modo pacifico e sereno, e ha visto la partecipazione di un migliaio di persone circa.
Il corteo è infine confluito nel Pratello a Bologna, rimpolpando quel luogo già stracolmo di persone. Presenti molte associazioni che si battono per la difesa dei diritti: SocialLogBologna, Vag61, XM24, e Laboratorio CRASH, tanto per citarne alcune.
I video dell’evento
Seguono qui sotto, i video pubblicati, gli altri li troverete sul mio canale YouTube e sul mio profilo FaceBook.
Post Scriptum
L’articolo è stato integrato con frammenti del mio secondo libro pubblicato da poco, “FanKulo agli IDIOTI“. Dal mio sito potete scaricarne l’anteprima . Per l’acquisto (in solo formato elettronico per ora) contattando l’autrice, oppure nei principali e-Book Store on-line, come ad esempio Google Book Store.
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