Darwinismo neurale
“Se prendiamo un bambino con occhi perfetti alla nascita e lo mettiamo in una stanza buia per cinque anni, egli rimarrà cieco per il resto della sua vita. Questo perché i circuiti visivi richiedono onde luminose per potersi sviluppare, senza le quali il rudimentale circuito presente alla nascita, si atrofizzerà e morirà, e non se ne svilupperanno di nuovi.”
Il concetto di darwinismo neurale, significa che i circuiti che ricevono gli stimoli appropriati dall’ambiente, si svilupperanno in modo ottimale, mentre gli altri si svilupperanno in modo non ottimale o per nulla.
Eros e Thanatos
Il conflitto interiore è concepito come prodotto dallo scontro, nell’individuo, tra pulsione di vita (o Eros, espressione degli impulsi libidici); e pulsione di morte (o Thanatos, tendenza all’auto distruttività propria, secondo la teorizzazione freudiana, di ogni essere vivente).
“Se Eros
tende a creare organizzazioni della realtà sempre più complesse o armonizzate, Thanatos tende a far tornare il vivente a una forma d’esistenza inorganica.”
«Siamo partiti da una netta distinzione tra le pulsioni dell’Io, che abbiamo identificato con le pulsioni di morte, e le pulsioni sessuali, che abbiamo identificato con le pulsioni di vita […] La nostra concezione è stata dualistica sin dall’inizio, e oggi (da che i termini opposti non sono più chiamati pulsioni dell’io e pulsioni sessuali, ma pulsioni di morte e pulsioni di vita) lo è più decisamente che mai.»
(Cit. Sigmund Freud, “Al di là del principio di piacere”, Torino, Boringhieri, 1975)
Da Eros trae origine la libido, così come da Thanatos trae origine la destrudo. Freud ipotizza che Eros sia responsabile dell’evoluzione degli organismi unicellulari in pluricellulari e che Thanatos abbia stimolato la formazione della muscolatura, apparato attraverso il quale l’aggressività può essere scaricata verso l’esterno.
La “mente assorbente”
La mente assorbente è quella caratteristica dei bambini nei primi sette anni di vita, di assorbire qualsiasi nozione, anche deviata, in maniera immediata e spontanea.
«Il bambino è definito dagli educatori come una “cera molle” che si può plasmare a modo proprio. L’errore di fondo che si commette è che l’educatore debba approfittare di questa educazione per plasmare il bambino. Invece il bambino deve egli stesso plasmare tale sua “cera molle”, è questa la condizione sine qua non, il principio per cui il bambino sia veramente animato anche nei suoi organi di espressione.»
Fonte “Il bambino in famiglia”, Edizione Garzanti, 2015
I bambini, la crescita e l’educazione
La paura e la violenza perpetrate in età infantile, portano a traumi molto gravi, repressione della personalità e difficoltà a instaurare rapporti sociali solidi e duraturi. Essere genitori e/o maestri educatori, comporta grandi responsabilità, poiché ciò che gli adulti trasmettono ai bambini, attraverso comportamenti, retaggio culturale e parole, può creare bimbi dalla personalità disturbata.
E sapete come si crea una personalità disturbata?
Con critiche costanti e mancanza d’amore.
Durante tutta la fase adolescenziale, i bambini imparano a gestire le pulsioni ataviche e distruttive della mente (Eros e Thanatos, pulsioni di vita e morte: le iper attività e il conflitto con il mondo, le persone e i genitori), divenendo da adulti, capaci di auto-controllarsi e avere una vita sociale felice e appagante: il bambino diventa cosciente imparando a dosare i propri desideri e si rapporta e si confronta con gli altri. Solo in questo modo capirà chi è e cosa farà della sua vita e nel mondo.
Continua…
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