La pistola fumante
Per non dimenticare
Lo scorso anno, ho pubblicato quest’articolo: “Interiorizzazione della schiavitù umana”.
Il fattaccio
Un anno fa, Galeazzo Bartolucci, ferrarese, antiquario di 77 anni, sparò alla moglie Mariella Mangolini e al figlio Giovanni. Dopo aver compiuto il folle gesto, l’uomo diede fuoco all’abitazione in pieno centro. Infine, compiute poche centinaia di metri dall’abitazione, si sparò: fu trovato riverso a terra sotto i portici in via Boccacanale di Santo Stefano.
All’origine della tragedia, la grave situazione finanziaria in cui versava la famiglia.
Un uomo comune
Era molto conosciuto in città: da oltre vent’anni gestiva un piccolo negozio di antiquariato. Un uomo come tanti che, credendo nei valori insegnati, aveva cercato di realizzare il sogno di una vita: gestire un piccolo negozio con passione. Un lavoro onesto, avere una casa e dei figli a cui lasciare un’attività avviata e ricca di storia e significato.
Indebitato fino al collo
Era stato pignorato dal Tribunale di Ferrara dell’alloggio e relative pertinenze dal 2011 e, la vendita all’asta dei suoi beni, si era conclusa nell’aprile 2017.
Non ha mai chiesto aiuto
La famiglia Bartolucci non si è mai rivolta all’ufficio abitazioni del Comune di Ferrara per richiedere assistenza, dovuta nel caso di emergenza abitativa.
Perché non ha mai chiesto aiuto?
“L’uomo moderno è, indebitato, terrorizzato, mediatizzato e schiavizzato.”
Ansia, depressione e infamia
Il bombardamento incessante di problemi quotidiani, sfocia in una frammentazione della nostra energia emotiva, che determina una risposta superficiale o nulla agli eventi significativi: intuiamo che c’è qualcosa che non va, ma non riusciamo a rispondere adeguatamente, poiché ci manca l’energia necessaria per farlo. Quest’impotenza alla fine diventa una sensazione di frustrazione, scoraggiamento, rassegnazione e apatia generale che portano ad ansia, stress e depressione. A rafforzare questi stati emotivi, già di per sé invalidanti per l’individuo, si aggiungono l’onta e l’infamia generati dalla più bastarda e usata tecnica dell’élite per renderci schiavi: l’auto-colpevolezza.
Auto-colpevolezza: una delle 10 tecniche di manipolazione di massa di Noam Chomsky
“Far credere all’individuo che è lui soltanto il colpevole della sua disgrazia, a causa delle sue insufficienti intelligenza, capacità o sforzi. Così, invece di ribellarsi, l’individuo si auto svaluta e incolpa. Cosa che crea a sua volta uno stato depressivo, con inibizione delle sue azioni e, senza azione, non c’è rivoluzione”.
La schiavitù umana
La persona, dopo anni di inutili sacrifici, capì profondamente che siamo SCHIAVI: l’origine della schiavitù umana risale sin dall’alba dei tempi e della creazione dell’uomo (quasi trecentomila anni fa, considerando le prime ibridazioni). Qualsiasi genitore che arrivasse a comprendere la reale situazione umana, non vorrebbe MAI vedere i propri cari SCHIAVI, senza possibilità alcuna di riscatto o scampo.
Continua…
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